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En pizech del sal

En-pizech-de-sal_obloAlimentazione memorie e ricette a Primiero
a cura di Angelo Longo e Michele Corona
Fondazione Museo Storico del Trentino – 2011

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Dodici “ricette orali” della cucina primierotta “raccontate” e realizzate da alcune persone portatrici di “memoria storica”. Selezionarne 12 tra le moltissime emerse dalle interviste è stato difficile, più di quanto si possa credere. Provate a chiedere, se vi capita, cosa si mangiava prima dell’arrivo dell’abbondanza alimentare odierna. In un primo momento vi sentirete rispondere: ah, ‘sti ani se magnéa sempre la stésa roba. Ma quando il “ricordo” diventa “rievocazione del passato” e si penetra sotto la superficie della monotonia il disco del racconto parte e sarete sommersi di cibi: a colazión patate senò pape e senò ribel e senò menestra… parché se féa menestra de verdùra e pò quela de òrz e quela… e a disnàr polenta e formài ma co ghe ‘n èra el porzèl… e avanti con l’elenco. Ogni piatto verrà poi descritto con la variante personale, familiare o paesana: parché a mi me piaséa de pì méterghe na pónta de farina bianca… a Imer se ghe mét patate… el bàrba Tòni no l voléa nianca sentirghén parlàr de la poìna… e via così.

Si avvierà un torrente di parole, composto da piatti, prodotti, materie-prime; tuttavia permarranno delle puntualizzazioni: ma no sé avéa mia tànt de sciegliér… ghe oléa magnàr quel che ghe ‘n èra… no l é mia come adhès… Viene quindi da chiedersi: se queste persone hanno tanto da raccontare sul cibo, sulle varianti e sui diversi tipi di preparazione, perché sentono il bisogno di precisare che c’era sempre un fondo di monotonia? Tutto ciò non è in contraddizione? La contraddizione c’è, ma è presto risolta. Del cibo si parla con ricchezza di particolari perché parlare del cibo è (si potrebbe dire era) parlare di lavoro, di paura e soddisfazione, di condivisione, di festa e quotidianità. Emerge il racconto un “mondo alimentare” complesso, fatto di momenti buoni e momenti cattivi, gioie e dolori: è racconto di vita vissuta, è quindi necessaria contraddizione.

Sono state scelte queste 12 ricette cercando di coprire gran parte della gamma delle principali materie-prime presenti nel recente
passato – prima metà del Novecento – e legate alle attività agricole, d’allevamento oppure ai prodotti importati e provenienti da fuori valle (mancano però i cibi prelevati direttamente dalla “natura”: erbe, radici, animali…).
Tali ricette non sono da considerarsi “primierotte”, ma ricette realizzate a Primiero. Sono emerse nel corso di un lungo progetto di ricerca storica intitolato Sapori & Saperi (promosso dalla Comunità di Valle, dal Caseificio di Primiero e dal Parco di Paneveggio Pale di San Martino): esse fanno quindi parte della “storia alimentare” di Primiero e in quanto “elementi storici” ci insegnano che la tradizioni alimentari (e non solo) non rimangono mai uguali a se stesse, ma cambiano nel tempo, modificandosi a contatto con tradizioni diverse. Parte di queste ricette sono arrivate da Nord, altre da Sud, alcune non trovano riscontri in altre zone o vallate. Tutte però hanno attecchito a Primiero creando particolarità forse uniche: quelli che qui proponiamo possono considerarsi elementi basilari per le identità passate ma sono ormai sostanzialmente estranee alle identità odierne.

Per la realizzazione di questo documentario sono state intervistate 17 persone provenienti da tutti (o quasi) i paesi di Primiero. Con ognuna di esse è stata realizzata un’intervista (utilizzata poi per la realizzazione del “capitolo 1 Memorie”), con 12 di queste è stato però approfondito l’argomento mettendosi ai fornelli (“capitolo 2 Ricette”).
Le interviste e le ricette sono state realizzate in luoghi familiari agli informatori (casa o casèra) per riuscire così a ricreare una situazione il più “spontanea” possibile (telecamera permettendo) dove poter catturare ogni aspetto: gesti, parole, oggetti, attrezzature, rumori, tecniche, ricordi e speranze; anch’essi ingredienti essenziali di un contesto alimentare, il quale, alla fine, è diventato il vero oggetto da documentare.

Per informazioni:

Fondazione Museo Storico del Trentino: info@museostorico.it

Rete della Storia e della Memoria di Primiero: memo@primiero.tn.it

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