Terre d’Acqua: zone umide a Primiero

Nel biennio 2014-2105 si è svolto il progetto di ricerca e divulgazione Terre d’Acqua: zone umide a Primiero. L’attività, promossa dalla Comunità di Primiero in collaborazione con il Parco Paneveggio Pale di San Martino e la Fondazione Museo Civico di Rovereto, si è svolta all’interno del programma dynAlp-nature dell’Alleanza delle Alpi. I risultati di conoscenza del progetto saranno preziosi anche per sostenere la pianificazione territoriale nella salvaguardia e valorizzazione delle zone ...

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Per una poetica e una pratica del territorio: rifessioni conclusive sulla situazione dei masi di Primiero

Lo sviluppo dei masi, avvenuto a partire dal tardo medioevo, ha seguito delle strategie comuni al resto dell’arco alpino (intensificazione delle attività, espansione dei terreni, regolazione delle pratiche). Anche la fase di abbandono è simile a quanto riscontrato altrove: conseguenza diretta delle dinamiche economiche e sociali iniziate nel secondo dopoguerra che hanno interessato la tecnologia e la forza-lavoro a disposizione. ...

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Il “RElitto MasO”: l’edificato, il vivente, il sepolto. Stratigrafie di architetture, vegetazione e suoli attraverso l’indagine archeologica di un micro sistema insediativo montano.

Tra il 2010 e il 2014, grazie all’interessamento del Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino, è stato realizzato il progetto “RElitto MasO”. L’edificato, il vivente, il sepolto. Stratigrafie di architetture, vegetazione e suoli attraverso l’indagine archeologica di un micro sistema insediativo montano. La ricerca, collocandosi nel dibattito sulle strutture rurali della montagna alpina, analizza l’evoluzione dall’epoca medievale fino al ...

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Il destino di un patrimonio collettivo: vicenda pianificatoria e progetti per l’edilizia rurale nei masi di Primiero

Dagli anni Settanta ad oggi, a Primiero si è sviluppata una delle più intensa e impegnative attività di conoscenza e studio degli insediamenti rurali di mezza quota: dei masi e, soprattutto, delle baite (sono 2954 i manufatti ad oggi schedati sul territorio, si veda la “relazione” al Manuale tipologico scaricabile in calce alla pagina). A ciò non è corrisposta una ...

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Metodi per la lettura del patrimonio culturale alpino: dai manuali per il recupero alle esperienze locali nelle valli alpine del veneto

Questo contributo affronta gli aspetti fondamentali dell’edilizia tradizionale nel Veneto ed in particolare nella montagna bellunese. Sappiamo infatti che nell’arco alpino, ancor più profondamente di quanto accaduto in altre aree geografiche, l’edificato rurale si è trasformato ed evoluto in stratta relazione con la topografia, i fattori climatici e naturali, l’esposizione al sole, la reperibilità di materiali locali. Le comunità locali ...

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Un arieggiare continuo di contrade lontane: contributo alla lettura del processo tipologico dell’edilizia rurale nei masi di Primiero tra XVI e XX secolo

Il censimento a tappeto di tremila edifici realizzato dalla Comunità di Primiero permette di ricostruire il processo storico secondo il quale l’idea di “baita” si è evoluta nel tempo e nello spazio. Questo contributo indaga il processo tipologico delle baite analizzando, in particolare, il rapporto tra le funzioni espletate dagli ambienti edilizi e il loro aggregarsi in tipi costruttivi. Si ...

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Le baite e il patrimonio edilizio tradizionale nel Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino

Le baite si distribuiscono all’interno del Parco in tre distinte aree (l’area Fiamena-Valsorda-Valzanca, la zona della media Val Canali e l’area posta a nord-ovest di Paneveggio–bacino del Travignolo). Esse sono oggetto di valorizzazione a partire dal 1996, anno del primo Piano di Parco. L’Ente, in più di vent’anni, ha operato seguendo varie modalità: attraverso un piano incentivi di miglioramento degli ...

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Dall’archeologia alla storia: vicende architettoniche di un tabià della valle di Primiero (Mezzano, loc. Caltena) (sec. XV-XX)

Il contributo presenta in sintesi i risultati di una ricerca che ha riguardato l’analisi storico-archeologica di un edificio rurale, svolta con approccio pluridisciplinare. Oggetto di studio è stata una stalla-fienile (tabià), posta in località Caltena (1200 metri s.l.m.), nel Comune di Mezzano. La struttura è legata al sistema di sfruttamento delle risorse agro-silvo-pastorali locali. L’analisi archeologica relativa alle strutture materiali, ...

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V.Z. F.L. 20+15 W: indagine epigrafica sulle iscrizioni dei masi delle valli di Primiero, Vanoi e Mis

Contrariamente a quanto si pensa, le popolazioni di montagna hanno sempre praticato la scrittura. A Primiero, già a partire dal XVI secolo, si riscontra un modello scrittorio costituito da acronimi (una serie di numeri e lettere dai precisi significati, chiamati milèsimi nel dialetto locale) presente in particolar modo negli edifici di mezza montagna (casère e tabià). Le scritte analizzate in ...

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L’invenzione dei masi: un fenomeno di lungo periodo, esito complessivo di dinamiche economiche, sociali e territoriali.

L’abbondanza di documentazione in nostro possesso, sia d’archivio che di censimento, permette di ricostruire minuziosamente il processo storico di lungo periodo che ha portata all’evoluzione dell’idea di “maso” nel tempo e nello spazio. La prima parte di questo lavoro descrive infatti lo sviluppo del maso dal XV secolo ad oggi, come prodotto di dinamiche economiche, sociali e territoriali La seconda ...

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