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Laboratori Didattici

Attraverso alcuni laboratori didattici, ideati da ricercatori che si sono dedicati a vari aspetti della storia territoriale, sociale, culturale e architettonica di Primiero e realizzati tra la primavera del 2012 e la primavera del 2013, la Rete ha voluto avvicinarsi ai bambini e ai ragazzi delle scuole, per far sì che apprendano i risultati delle ricerche, la metodologia e il piacere di fare storia.

Sono stati svolti cinque laboratori didattici, ognuno dei quali con una declinazione diversa per ogni scuola (elementari, medie e superiori).

LABORATORI DI STORIA DELLA SCRITTURA POPOLARE

I bambini di una volta – scuola primaria – A partire da immagini fotografiche, testimonianze scritte ed orali, brani, in forma semplificata, tratti dall’autobiografia di Angelo Michele Negrelli e dall’Istoria cauriense, sarà possibile ricostruire alcuni aspetti della vita familiare, scolastica e sociale di chi è stato bambino quasi (o più di) un secolo fa. Gli alunni saranno chiamati inoltre a partecipare attivamente alla “ricostruzione” di tale storia.

Il ricettario di Felicita Simion – scuola secondaria di primo grado – Felicita Simion, nata in Primiero nel 1870, nel 1907 accetta la proposta di matrimonio di Angelo Lenzi, emigrato in Germania dalla Valsugana. Prima di partire, Felicita decide di preparare un ricettario da portare “in dote” al futuro marito. In esso interessante è non tanto l’insieme delle ricette in sé, quanto piuttosto il modo in cui cerca, essendo dialettofona, di “tradurre” dall’italiano al dialetto, e viceversa, i termini che non conosce, creando un vero e proprio glossario. Dopo una presentazione del ricettario, assieme agli alunni si cercherà di analizzare, anche linguisticamente, tale glossario.

La vicenda di Maria Broch: l’apporto dei civili alla lotta al Nazifascismoscuola secondaria di secondo grado – A partire da una lettera inviata da Maria Broch (nata a Mis nel 1907) il 13 settembre 1944 da Aichach (in Baviera), dove era detenuta, e da altri documenti scritti da privati in quel cruciale momento storico, si cercherà di analizzare l’apporto dei civili in generale, e delle donne in particolare, alla lotta al Nazifascismo.

IL GRASSO E IL MAGRO: LABORATORI DI STORIA DELL’ALIMENTAZIONE A PRIMIERO

Leggende, miti e storie sul ciboscuola primaria – Molte popolazioni hanno sviluppato delle narrazioni leggendarie e mitologiche riguardanti il cibo. Confrontare le narrazioni di popoli lontani con le leggende della zona fornisce gli strumenti per comprendere la differenza tra lo stile alimentare di Primiero e quello di altre popolazioni e tra lo stile alimentare del passato e quello attuale. Gli alunni parteciperanno attivamente alla narrazione per poi estrarre gli elementi fantastici e mitologici del racconto relativi al cibo.

Sopravvivere in montagnascuola secondaria di primo grado – Come può vivere una comunità in un territorio di montagna? Agli alunni verrà descritto il territorio di Primiero nelle sue caratteristiche fisiche, ecologiche e demografiche e, alla luce di esse, verrà chiesto loro di immaginare le dinamiche di sopravvivenza delle comunità che lo abitavano in passato. In base all’altitudine e alla pendenza, alla disponibilità della forza lavoro, della tecnologia, e al ciclo stagionale, gli alunni saranno invitati a ragionare sulla posizione delle colture e delle abitazioni, la dimensione dei terreni coltivati e i periodi di utilizzo. In quel modo emergerà l’organizzazione territoriale e sociale di Primiero fino all’inizio del secolo scorso.

Immagini di ieri e di oggiscuola secondaria di secondo grado – La fotografia è una fonte importantissima per la storia dell’alimentazione: il laboratorio prevede l’analisi di alcune fotografie di fine Ottocento e primo Novecento, così da individuare tutti gli elementi territoriali relativi all’alimentazione (campi, prati, orti, stalle, fienili…) identificandone la funzione produttiva. Infine, un confronto tra le immagini analizzate e alcune fotografie attuali permetterà di indagare le trasformazioni territoriali e produttive intercorse nell’ultimo secolo.

LABORATORI DI ARCHEOLOGIA E ARCHITETTURA RURALE DI MONTAGNA

Come si costruiva un fienile in legno (tabià)?scuola primaria – Il laboratorio prevede la costruzione di un piccolo modello in legno di un tabià (edificio rurale destinato all’allevamento bovino e alla conservazione del fieno): un’attività pratica, pensata sottoforma di gioco di ruolo a squadre, per approfondire gli aspetti relativi alle tecniche costruttive, ai materiali edilizi e alle funzioni di questi edifici di montagna.

A cosa serviva una stalla-fienile (tabià) e come si costruiva?scuola secondaria di primo grado – Il laboratorio è mirato alla comprensione di un tabià (edificio rurale destinato all’allevamento bovino e alla conservazione del fieno), sia per quanto riguarda la sua forma architettonica sia in riferimento alla sua dimensione storica. Esso si articola in una parte teorica e in una parte pratica: un’introduzione sulle funzioni e le caratteristiche materiali di questi edifici sarà seguita da un gioco di ruolo didattico a squadre, finalizzato alla costruzione di un modello in legno di una tabià. Si propone, inoltre, un’eventuale visita ad un tabià situato nella Valle di Primiero (o comunque in una zona facilmente raggiungibile dalla scuola qualora il laboratorio venisse condotto fuori Primiero), nella quale gli studenti potranno riconoscere ed osservare gli elementi caratteristici dell’edificio imparati nel corso del laboratorio.

Archeologia di una stalla-fienile (tabià) scuola secondaria di secondo grado – Il laboratorio prevede una lezione teorica sui caratteri dell’edilizia storica rurale di montagna e specificamente del tabià (edificio rurale destinato all’alevamento bovino e alla conservazione del fieno) con un approfondimento sulle forme architettoniche di questa struttura attraverso l’analisi archeologica di essa. A questo scopo è prevista la visita ad un tabià situato nella Valle di Primiero, sul quale è ora in corso un’analisi archeologica (nel caso in cui il labopratorio venisse condotto fuori Primiero, gli operatori individueranno un tabià situato in una zona facilmente raggiungibile dalla scuola): gli studenti saranno quindi introdotto al lavoro dell’archeologia degli elevati e potranno osservarne la metodologia di ricerca (stratigrafie murarie, tecniche costruttive, materiali d’impiego, cronostratigrafie e stratigrafie relative).

LABORATORIO SULLA GRANDE GUERRA A PRIMIERO

La Grande Guerra dei soldatiscuola primaria – La Grande Guerra è stata un conflitto che ha cambiato totalmente il modo di combattere e di pensare la guerra fino a quel momento conosciuto. Lo sconvolgimento di grandi proporzioni provocato innanzitutto dalle innovazioni tecnologiche e dalle grandi masse di soldati mobilitati investe, con la sua dirompenza, le nostre vallate del Primiero e Vanoi, geograficamente inserite nelle zone calde del fronte. Alla luce delle testimonianze dei soldati impegnati su entrambi i fronti, sulla crudeltà della vita in trincea e sulla descrizione del loro equipaggiamento in dotazione, per affrontare ogni tipo di disagio, vengono forniti gli strumenti per poter comprendere quale forza disastrosa venne impiegata nello scontro. Gli alunni parteciperanno attivamente alla narrazione, per poi estrarre gli elementi che secondo loro sono stati più significativi, andando graficamente a rappresentare gli elementi narrativi che hanno suscitato più interesse .In seguito verrà organizzata una uscita didattica al museo della Grande guerra di Caoria, per poter visitare una raccolta di manufatti bellici, dando ulteriore completezza al laboratorio.

Fronti di guerra, fronte di paesescuola secondaria di primo grado – Quali erano i luoghi del fronte nella nostra valle? Come si presentavano i paesi durante la guerra?Quali vie di comunicazione furono utilizzate dai combattenti? Agli alunni verrà chiesto di visionare i documenti fotografici forniti, che rappresentano zone di guerra,  scorci di paese durante il conflitto, vie di comunicazione. Verrà chiesto agli alunni di collocare su di una cartina i luoghi fotografati  della valle, costruendo virtualmente le zone del fronte di combattimento . Si chiede di evidenziare le principali vie di comunicazione, che collegavano i paesi al fronte.  In seguito a  questo lavoro si organizzerà una visita didattica a  Forte Dossaccio a Paneveggio, per dare la possibilità agli alunni di vedere come si presentava un forte austro-ungarico, durante la guerra.

Patria nazionale o patria di paese?scuola secondaria di secondo grado – La Grande Guerra  fu un conflitto combattuto anche nelle piazze e nei circoli culturali. Per poter giustificare il massacro, le parti in gioco si sfidarono in campo ideologico,  affermando il dominio di una cultura sull’altra. Il seme del Nazionalismo assunse durante il conflitto una forte valenza ideologica. I saggi proposti riguardano il senso di appartenenza dei soldati al fronte e la diffusione del fenomeno irredentistico nel Trentino. Per semplificarne la lettura si propone il sostegno da parte dell’insegnante, per tutta la durata della fase operativa. Nella seconda parte vengono proposte  alcune cartoline propagandistiche italiane e austriache. Il riferimento a Primiero si evidenzia nella terza parte con un breve testo diaristico, un documento d’epoca e alcune foto. Lo scopo è di far conoscere la differenza tra la vera e propria propaganda dei governi, ed il reale sentimento nazionale percepito dai soldati; la documentazione fornita nel caso primierotto è inclusa per dare completezza agli argomenti proposti.

LABORATORIO DI STORIA DELL’EMIGRAZIONE

La valigia dell’emigrantescuola primaria – Il percorso si propone di condurre i bambini alla scoperta della realtà migratoria che ha interessato le valli di Primiero negli ultimi due secoli. Il laboratorio si struttura in due parti: durante la prima parte verranno affrontati il tema della nostalgia e dell’inserimento in un nuovo Paese; nella seconda parte il lavoro verterà prevalentemente sulle diverse occupazioni degli emigranti. Lo si farà con l’ausilio di narrazioni ed immagini adatte alle diverse classi e con un processo di rielaborazione che sappia affiancare all’acquisizione di nozioni, la realizzazione di un lavoro che rimanga alla classe.

Storie di emigrazionescuola secondaria di primo grado – Il percorso vuole mettere a confronto gli studenti della scuola media con la realtà migratoria che così fortemente ha caratterizzato e caratterizza le valli di Primiero. Lo si farà proponendo documentazione storica ma soprattutto stimolando i ragazzi a scoprire in che modo questo aspetto ha caratterizzato anche le loro famiglie. Lo scopo sarà da un lato quello di permettere loro di acquisire informazioni sul tema, dall’altro quello di aiutarli a preservare la memoria personale e con essa quella dell’intera vallata. Ci si avvalerà anche di strumenti informatici per avvicinarsi maggiormente a quella che è la realtà e l’interesse degli studenti.

Storie di ieri e di oggiscuola secondaria di secondo grado – Il percorso ha lo scopo di permettere agli studenti di acquisire informazioni sulla realtà migratoria che ha interessato le valli di Primiero attraverso la lettura di testi, immagini e testimonianze storiche. Al tempo stesso si propone di attualizzare il tema della migrazione riconducendolo, attraverso un parallelismo, al presente. Per questo motivo il percorso si struttura in due parti: la prima sarà riservata al passato, mentre durante la seconda si lavorerà sul presente e sui giovani che ancor oggi decidono di lasciare l’Italia per cercare lavoro all’estero.