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Il “RElitto MasO”: l’edificato, il vivente, il sepolto. Stratigrafie di architetture, vegetazione e suoli attraverso l’indagine archeologica di un micro sistema insediativo montano.

di Alberto Cosner e Simone Gaio

di Alberto Cosner e Simone Gaio

Alberto: presidente della Cooperativa di ricerca “TeSto”, si dedica a ricerche storico-archeologiche ed alla realizzazione di rilievi grafici finalizzati alla documentazione degli interventi restaurativi di beni storico-artistici sul territorio trentino;
Simone: socio fondatore della Cooperativa di ricerca “TeSto”, si dedica a ricerche storico-archeologiche relative al territorio di Primiero, nell’ambito dell’archeologia postmedievale, dell’archeologia rurale e della storia della cultura materiale.

Caratterizzazione delle sei facies ambientali individuate: 1. semipingue; 2. semimagra prememorale; 3. pingue; 4. e 5. azotata; 6. semimagra; 7. ecotonale.

Tra il 2010 e il 2014, grazie all’interessamento del Parco naturale Paneveggio Pale di San Martino, è stato realizzato il progetto “RElitto MasO”. L’edificato, il vivente, il sepolto. Stratigrafie di architetture, vegetazione e suoli attraverso l’indagine archeologica di un micro sistema insediativo montano.

La ricerca, collocandosi nel dibattito sulle strutture rurali della montagna alpina, analizza l’evoluzione dall’epoca medievale fino al XX secolo del paesaggio di mezza montagna, cercando di comprendere le trasformazioni radicali tutt’ora in corso. Si è qui studiata in dettaglio una struttura insediativa definita “sistema maso”, analizzata con metodo archeologico nella sua evoluzione storica fino al parziale abbandono produttivo.

Il maso studiato è in località Tambaril: un complesso produttivo isolato, a carattere stagionale, composto da stalla-fienile e casèra, inserito in un’area a prato e bosco posto poco a monte del più vasto sistema insediativo di Fosna.
Lo studio proposto si va a confrontare con diverse tematiche di indagine che, se pur già dispongono di una discreta letteratura (i sistemi produttivi alpini, le tipologie edilizie, l’abbandono del territorio…), raramente si spingono oltre una visione d’insieme. Questo articolo cerca invece di arrivare allo studio in dettaglio di una singola unità.

La possibilità di analizzare in maniera circoscritta, attraverso un singolo caso di studio, l’insieme delle dinamiche storiche, ci offre la necessaria base metodologica per comprendere fenomeni di ampia portata (non solo cronologica) e permette poi di comprendere ed ipotizzare sistemi di risposta efficaci e incisivi per limitare fenomeni sia naturali che antropici di degrado e abbandono.

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