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Per una poetica e una pratica del territorio: rifessioni conclusive sulla situazione dei masi di Primiero

di Angelo Longo

di Angelo Longo

socio fondatore della Cooperativa di ricerca “TeSto”, si dedica ad attività di ricerca nell’ambito della storia orale, dell’antropologia storica e dell’alimentazione con una particolare attenzione alle fonti immateriali

Passeggiata guidata nei pressi di Ronco.

Lo sviluppo dei masi, avvenuto a partire dal tardo medioevo, ha seguito delle strategie comuni al resto dell’arco alpino (intensificazione delle attività, espansione dei terreni, regolazione delle pratiche).

Anche la fase di abbandono è simile a quanto riscontrato altrove: conseguenza diretta delle dinamiche economiche e sociali iniziate nel secondo dopoguerra che hanno interessato la tecnologia e la forza-lavoro a disposizione.

La struttura dei masi ha dunque perso, nell’arco di pochi decenni, il proprio valore produttivo e in certi casi anche sociale nonostante l’attuazione di un processo di patrimonializzazione messo in campo da vari Enti locali e provinciali.

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