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Alluvione del 1966

Cinquant’anni fa accadde uno degli eventi più importanti della storia recente di Primiero. Il 4 novembre 1966 l’acqua sconvolse il territorio dell’intera Valle, la vita delle famiglie e degli individui di ogni singolo paese, spezzando le loro sicurezze e la loro quotidianità. Primiero da allora non fu più la stessa: il paesaggio mutò, mutarono anche le spinte e le volontà economiche, forse mutò la mentalità dei primierotti.

L’alluvione del 1966 è un evento che segna la memoria collettiva, diventa un evento che separa il mondo vissuto in un prima e in un dopo. Chi racconta e ricorda l’alluvione narra di quel che è successo in quei terribili giorni di cinquant’anni fa (lutti, dolore, sconforto, paura, speranza, volontà e forza d’animo…), ma racconta anche di com’era la vita prima dell’alluvione (il sistema agricolo che si stava sgretolando, il territorio prativo e ancora parzialmente coltivato…) e di com’è diventata la vita dopo (le attività di ripristino, le nuove prospettive lavorative, la trasformazione sociale e territoriale…).

La Comunità di Primiero e la Fondazione museo storico del Trentino realizzeranno un progetto di valorizzazione della memoria dell’evento e riflessione su quanto accaduto.

Saranno raccolte delle testimonianze di chi ha vissuto l’evento (attraverso la realizzazione di video-interviste) e del materiale documentale e fotografico, sarà poi realizzato un documentario e una mostra multimediale, infine un seminario porterà la comunità ad interrogarsi sui cambiamenti sociali-territoriali-economici che partirono proprio nel 1966.

Lo scopo del progetto è quello di consentire a tutti di partecipare al processo di valorizzazione storica e sociale della memoria dell’evento. Un percorso dal basso, dove chiunque può partecipare con racconti, aneddoti, immagini, documenti che raccontano di quei tragici fatti contattando: memo@primiero.tn.it.

Le testimonianze raccolte (interviste video)

Le testimonianze raccolte (interviste video)

  1. Saverio Bancher, classe 1928,  comandante dei Vigili del fuoco
  2. Paolo Cavagnoli, classe 1937, responsabile provinciale per l’assistenza sociale
  3. Carla Cecco, 1936, madre di famiglia e sfollata a Caoria
  4. Giuseppe Sperandio, classe 1936, boscaiolo e sfollato a Caoria
  5. Lucia Trotter, classe 1948, volontaria nell’assistenza civile a Mezzano
  6. Giovanni Battista Fontana, contadino e sfollato a Canal San Bovo
  7. Pia Gaio, classe 1940, madre di famiglia a sfollata a Imèr
  8. Mariano Bancher, 1941, geologo e disastrato a Siror
  9. Mario Broch, classe 1931, operaio e disastrato a Mis
  10. Maria Salvadori, classe 1926, madre di famiglia a disastrata a Sagron-Matiuz
  11. Remo Fedrizzi, classe 1940, guardia forestale
  12. Espedito Bonat, classe 1939, padre di famiglia e disastrato a Mezzano
  13. Pietro Boninsegna, classe 1938, vigile del fuoco a Imèr
  14. Maria Maddalena Nami, classe 1929, madre di famiglia e disastrata a Pieve
  15. Francesco Simoni, classe 1925, segretario comunale a Mezzano
  16. Giovanni Scalet e Giuseppina Bernardin, classe 1935 e 1941, famiglia di Transacqua
  17. Gianni Bellotto, classe 1956, scolaro di Imèr
  18. Giancarlo Lucian, classe 1936, impiegato Azianda Elettrica

Le fotografie raccolte

Le fotografie raccolte

  1. Archivio privato Angelo Lenzi, 128 fotografie e 1 documento
  2. Archivio privato Paolo Cavagnoli, 99 fotografie e 23 documenti
  3. Archivio privato Saverio Bancher, 2 fotografie
  4. Archivio privato Giovanni Battista Fontana, 9 fotografie
  5. Archivio privato Pia Gaio, 8 fotografie
  6. Archivio privato Remo Fedrizzi, 2 fotografie
  7. Archivio privato Mariano Bancher, circa 1000 fotografie

Vedi il teaser del progetto.

Ecco il calendario delle iniziative in programma.

Si segnalano in particolare:

  • dal 10 novembre, tutti i giovedì alle ore 20.30 e 22.00, su History Lab (canale 602) il programma televisivo Primiero, novembre 66: l’alluvione a 50 anni di distanza (a cura di Angelo Longo e Andrea Colbacchini)
  • dall’8 dicembre, a Tonadico presso la Sala Negrelli la mostra Primiero e lo spartiacque del ‘66: un territorio prima, durante e dopo l’alluvione (a cura di Angelo Longo e del Parco Naturale Paneveggio Pale di San Martino) – la mostra sarà poi riproposta a Mezzano e a Canal San Bovo –

programma definitivo Alluvione 1966-2016

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