I siti storici presenti sul fronte di Primiero-Vanoi di prima e seconda linea che saranno oggetto di ripristino e sui quali sarà apposta adeguata tabellonistica al fine di organizzare delle escursioni guidate.
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Stoli di Morosna
Due gallerie con sei feritorie panoramiche scavate dalle truppe italiane con l’intento di difendere la valle dello Schener da possibili infiltrazioni dal Primiero.
Stoli del Totoga
Alcune postazioni in caverna per artiglieria scavate dalle truppe italiane. Dalle feritorie si ha una magnifica vista sulla valle del Vanoi che evidenzia l’importanza strategica della posizione.
Ospedale militare italiano di Zortea
Trincea del Pian del Termen
Una delle linee di difesa approntate dalle truppe italiane nella loro lenta avanzata lungo la valle del Cismon.
Trincee della zona di Col dei Cistri
La zona Poline-Col dei Cistri-Prasorin rappresenta una delle prime linee presidiate da truppe italiane a seguito dello scoppio della Grande Guerra nella zona di Primiero.
Percorso storico nei pressi di Caoria sul Pécol
Come da prassi militare un centro nevralgico come Caoria non poteva non essere protetto da un sistema di opere campali in grado di opporsi ad eventuali infiltrazioni nemiche.
In questa ottica furono realizzate opere campali per sbarrare eventuali infiltrazioni dalla Val Cia e da Refavaie.
Un rilevante campo trincerato, con la tecnica delle coperture successive, fu così realizzato sul rilievo a nord-ovest dell’abitato.
Nonostante la vicinanza al paese del sito gli elementi infrastrutturali principali sono in terreno demaniale e terminano con una postazione per mitragliatrice in galleria in grado di sbarrare il fondovalle per le provenienze da Refavaie.
Nonostante le scarse informazioni, sicuramente qualche salva di grosso calibro ha raggiunto la posizione, forse nella prima resistenza dopo l’abbandono delle postazioni di cresta avvenuto nel novembre 1917.
Elementi di trincea e bunker in località Pralongo
Alcuni elementi di trincea ed un paio di bunker blindati che si trovano a poco più di cento metri dalla strada provinciale.
Essi rammentano, assieme al Col Santo, al Col dei Cistri, Cima Valsorda e Cima di Mezzogiorno le vicende dello “Sbarramento di Pralongo” consolidatosi dopo l’inizio della guerra e dopo la prima avanznata italiana per superare l’inverno 1915-1916 seguendo le direttive emanate dal comando della prima armata italiana.
Anello di Refavaie
Breve ma interessante percorso richiedente poca o nulla preparazione fisica indicato per tutti. Tra i reperti troviamo la fontana del battaglione Val Tagliamento, gli stoli con varie iscrizioni dei reparti costruttori e l’ex cimitero militare con piramide sormontata da croce quale monumento.
Cima Tognola
La dorsale che da Cima Tognola digrada verso la valle del Vanoi costituiva la prima linea italiana e conserva ancora interessantissime vestigia, fra cui tre importanti testimonianze epigrafiche.
Tra Malga Tognola e i laghetti di quota 2169m esiste una mulattiera italiana che, passando sotto cresta, collegava tutte le postazioni fra loro.
Monte Castellazzo
Esempio unico e ottimamente conservato di postazione d’alta montagna con la prima linea, le postazioni in caverna, la mulattiera d’accesso, la base logistica in seconda linea, l’arrivo della teleferica, la tettoia dei muli, le postazioni d’artiglieria.
Cima Cavallazza Piccola
Postazione di alta montagna di grande interesse e facilmente leggibile. Appena sotto la cima troviamo un magnifico portale in porfido con chiave di volta decorata.
Passo e laghi Colbricon
Sito di facile accesso dove sono ancora visibili i baraccamenti e le postazioni difensive del passo.
Anello del Colbricon
L’itinerario Punta Ces-Forcella Ceremana-Cima Ovest-Sella Verde-Passo Colbricon è un classico fra gli itinerari storici sul Lagorai ed è di enorme interesse. Esso permette di visitare le postazioni della linea italiana di Punta Ces, la sistemazione difensiva austriaca di Forcella Ceremana con il trincerone di difesa del passo, le postazioni di mitragliatrici incavernate ai lati e il villaggio logistico poste nel vallone di Ceremana. Dalla Punta Ovest del Colbricon, che presenta un’interessante postazione di vetta in cemento, si domina il teatro della guerra di mine e si possono osservare i crateri delle mine e le gallerie di accesso.
Una piccola digressione lungo il sentiero che scende verso Passo Colbricon permette di affacciarsi sulla spalla orientale del Colbricon italiano e osservare le ardite mulattiere di accesso che salivano dalla Val Bonetta.
Mulattiere militari nella zona Malga Vallazza-Malga Juribrutto-Cima Juribrutto
Importanti mulattiere realizzate dalle truppe italiane a servizio delle aree occupate dalle postazioni militari, verso le Laste di Juribrutto e la Cima Juribrutto, nella zona a monte di Malga Vallazza, in prossimità di Passo Valles.
Cimitero Militare italiano di malga Fosse di Sotto
E’ un cimitero militare italiano, posto ai margini della statale del Rolle, che raccoglieva le salme dei Caduti provenienti dai piccoli cimiteri in quota del fronte del Colbricon e dintorni.
Mulattiera delle Pale
Mulattiera militare realizzata dalle truppe italiane tra il 1916 e il 1917, ancora perfettamente conservata, che dal Rifugio Rosetta portava a Col di Prà. E’ un’opera di straordinaria ingegneria, con massicciate e terrapieni perfettamente conservati e con un tratto scavato in roccia che ricorda la più famosa Strada degli Alpini in Popera. Attraversa poi un ambiente di enorme valore paesaggistico, nel cuore delle Pale.
Scavo archeologico del Villino Borrelli
Baracca di comando italiana, sita nei pressi di Malga Bocche, di cui esiste la documentazione fotografica sia del tempo di guerra che degli anni successivi, che ne racconta la storia di utilizzo e di crollo.
Strada forcella Valsorda – Cicona
Strada costruita in due settimane per l’attacco del luglio 1916 che dalla forcellaa Valsorda scende fino a Cicona.
Forte Dossaccio
C’è l’impegno da parte del Parco Paneveggio-Pale di San Martino per fare un intervento di sistemazione del piazzale antistante il Forte e per creare i collegamenti tra il Dossaccio e i bunker e tra il forte e la strada. Gli interventi di maggior impatto sulla costruzione sono già stati realizzati da parte del Comune di Predazzo.
Sentiero della Pace
Sentiero che attraversa il Lagorai attraversando numerosi luoghi di interesse della Grande Guerra. Il Sentiero è in fase di ripristino da parte della Provincia, anche la parte compresa nel territorio comunale di Canal San Bovo e quella nel territorio del Parco Paneveggio-Pale di San Martino.