Matsuo Basho così descriveva, nel suo più celebre componimento, il balzo d’una rana dentro un vecchio stagno.
Le 17 sillabe di questo haiku illuminano la connessione vitale tra terra ed acqua che questa nostra antologia vuol indagare. Perciò l’abbiamo preso a spunto anche per animare il logo del progetto Terre d’Acqua.
La fortuna italiana di questo breve componimento poetico è raccontata dal libro di Pagli che, a modo suo, ricostruisce la fertilità letteraria di quel vecchio stagno.
Furuike ya
kawazu tobikomu
mizo no otoVecchio stagno
una rana si tuffa
un suono d’acquada: Paolo Pagli, La rana di Basho. Un haiku e cento anni di traduzioni italiane, Edizioni Ets, Pisa 2006, p. 17.
Matsuo Basho (1644-1694) è stato un poeta giapponese del periodo Edo. Nome originale Matsuo Munefusa, probabilmente il massimo maestro giapponese della poesia haiku.