Il destino di un patrimonio collettivo: vicenda pianificatoria e progetti per l’edilizia rurale nei masi di Primiero

Distribuzione delle baite censite sul territorio di Primiero a tutto il 2014.

Dagli anni Settanta ad oggi, a Primiero si è sviluppata una delle più intensa e impegnative attività di conoscenza e studio degli insediamenti rurali di mezza quota: dei masi e, soprattutto, delle baite (sono 2954 i manufatti ad oggi schedati sul territorio, si veda la “relazione” al Manuale tipologico scaricabile in calce alla pagina).

A ciò non è corrisposta una proporzionata ricaduta in termini di consapevolezza, salvaguardia e valorizzazione di questo patrimonio territoriale. “Mano pubblica” e iniziativa privata sono andate ciascuna per la propria strada.

Le ragioni generali di tale cesura sono almeno due: da una parte, la mancata divulgazione della conoscenza prodotta e la conseguente estraneità dei cittadini a gran parte di essa; all’altra parte, il fatto che le realtà comunali, titolari ultime della salvaguardia, non sempre abbiano sentito come propria questa tematica.

Sembra oggi giunto il momento per ripensare al tema proprio a partire da una ricomposizione di questa cesura.